7 Febbraio 2025
Che differenza c’è tra prosciutto e Culatello?
Quando si parla di eccellenze gastronomiche italiane, due salumi si distinguono per tradizione e gusto unico: il prosciutto crudo e il culatello. Questi due prodotti simbolo dell’eccellenza gastronomica italiana, pur essendo ottenuti dalla stessa materia prima, la carne di maiale, si distinguono per lavorazione, stagionatura e gusto.
Ma quali sono le principali differenze tra il prosciutto crudo e il culatello? In questo articolo esploreremo le caratteristiche di entrambi, per guidarti nella scelta del salume perfetto per ogni occasione.
Il prosciutto crudo
Questo salume si ottiene tramite un processo che unisce la salatura e la stagionatura della coscia di maiale. Il suo sapore varia in base alla durata della stagionatura e al metodo di salatura adottato.
I migliori prosciutti crudi si distinguono per un sapore morbido e dolce, perfettamente bilanciato da una leggera nota salata. È proprio questa varietà di metodi e sapori che ha portato alla nascita, in Italia, di decine di tipologie uniche di prosciutto crudo.
Non è previsto l’uso di conservanti: il prosciutto si conserva naturalmente dopo la stagionatura, grazie al sale. Questa può essere più o meno lunga e comunque mai inferiore ai 10-12 mesi, fino a tre anni. Uno strato di grasso avvolge il prosciutto, conservandolo e garantendone la freschezza e la morbidezza.
Il prosciutto crudo si caratterizza per il suo colore rosso scuro, la parte di grasso bianco lo rende inconfondibile.
Questo prodotto non è solo gustoso, ma anche ricco di sostanze nutritive: proteine di alta qualità, vitamine B e D, e sali minerali. Rappresenta un alimento simbolo della tradizione italiana.
Il culatello
Scopriamo ora insieme quale sia la differenza tra culatello e prosciutto crudo. Si tratta di un salume originario della zona di Parma. Entrambi si ottengono dalla carne di maiale, ma è il gluteo, la parte più pregiata della coscia del maiale, senza fiocco e gambetto che dà vita al culatello, e cioè quella interna posteriore più tenera.
Anche il culatello, come il prosciutto crudo, è sottoposto al processo di stagionatura per la sua conservazione. Ma la stagionatura del culatello avviene in tempi più brevi rispetto a quelli del suo cugino più stretto, il prosciutto crudo. Generalmente si tratta di un periodo di circa 14/16 mesi, durante i quali subisce la variazione climatica stagionale: dall’inverno freddo e umido all’estate secca e calda. Se per il prosciutto crudo gli unici ingredienti sono carne e sale, per il culatello si usa un mix composta da sale, agli, pepe e in alcuni casi anche vino bianco.
Inoltre, il culatello viene generalmente insaccato in vescica mentre il Prosciutto no.
Il sapore del culatello è dolce e delicato. Se non hai ancora avuto l’occasione di assaggiarlo, ti manca un’esperienza gastronomica davvero unica.
Culatello o prosciutto crudo, quale scegliere?
Il culatello è un prodotto di nicchia, perfetto per occasioni speciali. Il suo sapore delicato e raffinato si sposa bene a formaggi freschi, miele o semplicemente con del pane. È ideale per piatti gourmet in cui il suo gusto delicato non viene coperto da altri ingredienti forti.
Il prosciutto crudo, più versatile, è perfetto per panini, insalate, pasta fresca, muffin salati e piatti con frutta e formaggi. Il suo sapore dolce e vellutato si adatta a molte preparazioni, ed è ideale per pranzi informali o antipasti leggeri.
Se cerchi un salume esclusivo per una cena speciale, scegli il culatello. Se vuoi un ingrediente versatile per molteplici piatti, il prosciutto crudo è la scelta perfetta.
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