10 Febbraio 2025
Come scegliere il prosciutto?
Puoi pensare a un antipasto estivo senza il classico prosciutto e melone? Oppure un lunch-break senza un tramezzino al prosciutto? Simbolo della tradizione italiana, il prosciutto è da sempre protagonista, in ogni occasione.
Innanzitutto, prosciutto crudo o prosciutto cotto? Non è una domanda banale. Si tratta di una scelta di campo per ottenere delle soluzioni fra loro diverse.
Come riconoscere un prosciutto di qualità
Innanzitutto, bisogna valutarne l’aspetto: il colore deve essere uniforme. Se si tratta di prosciutto crudo un bel rosso scuro con sottili venature di grasso, contornato da un bordo di grasso bianco brillante. Per quanto riguarda il prosciutto cotto invece il colore deve essere un rosa delicato con venature di grasso ben distribuite.
Consistenza e profumo sono altri due fattori da tenere presenti. La consistenza deve essere morbida, ma compatta e il profumo fragrante e delicato, senza odori pungenti.
Infine, anche la provenienza è molto importante. Cerchi un prosciutto dal sapore più dolce e delicato? Opta per un San Daniele. Se invece ami i sapori più decisi e una maggiore sapidità, il prosciutto di Parma è la scelta giusta. Tuttavia, anche altri prosciutti regionali possono sorprendere per qualità e caratteristiche uniche.
L’ultimo parametro da considerare è la stagionatura: da almeno 12 mesi fino a oltre 24 per un aroma e un gusto ricchi e armoniosi.
Come valutare la qualità del prosciutto all’acquisto
I marchi DOP o IGP sono un ottimo indizio per valutare la qualità del prosciutto all’acquisto: entrambi certificano la provenienza e il rispetto dei rigidi standard di produzione richiesti. Valuta poi il tipo di taglio e la fetta.
Un’affettatura a mano o a macchina può fare la differenza. Il taglio a mano, per esempio, esalta maggiormente le caratteristiche organolettiche del salume. Passa poi all’analisi della fetta: se sottile e uniforme permette di apprezzare appieno la consistenza e il sapore del prosciutto. Infine, se possibile, chiedi un piccolo assaggio: il sapore deve essere un equilibrio tra dolcezza e sapidità, segno di una perfetta stagionatura.
Il prezzo è un indicatore di qualità?
Il costo non è sempre un indicatore affidabile di qualità. Generalmente un prezzo più alto suggerisce ingredienti migliori e una lavorazione più accurata, ma non è sempre detto. D’altro canto, un prezzo troppo basso può essere segno di una produzione industriale a scapito di qualità e genuinità del prodotto. Pertanto, per scegliere un prosciutto di qualità, è fondamentale valutare non solo il prezzo, ma anche gli altri fattori elencati in precedenza, come la tipologia, la stagionatura e l’origine.
Un prosciutto crudo DOP o un prosciutto cotto di alta qualità o di Filiera avranno sempre tendenzialmente prezzi medio alti e, in questi casi, per giustificati motivi.
Scegliere il prosciutto migliore richiede attenzione ai dettagli, ma con questi consigli sarà facile trovare quello perfetto per ogni occasione!
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