22 Ottobre 2024

Quali salumi si possono mangiare in gravidanza

Tra le domande più comuni delle future mamme c’è spesso “Quali salumi si possono mangiare in gravidanza?”. Quando si parla delle abitudini alimentari in gravidanza, il consumo di affettati infatti fa spesso sorgere dubbi. Nonostante si tratti di alimenti ricchi di proteine, consumarli senza moderazione può comportare qualche rischio. Esistono però alcuni tipi di salumi che è consentito mangiare anche in gravidanza. Scopri sul blog di King’s quali salumi si possono mangiare in gravidanza e quali invece sono da evitare per le donne incinte.

Salumi in gravidanza quali si possono mangiare

Se ti stai chiedendo quali sono i salumi che si possono mangiare in gravidanza, in questa pagina troverai la risposta. Durante la gestazione, puoi mangiare tutti i salumi sottoposti a una cottura ad alta temperatura (preferibilmente sopra i 70 gradi). Secondo le indicazioni della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), il consumo consigliato di salumi cotti non dev’essere superiore a una volta a settimana. I salumi che puoi mangiare senza preoccupazioni sono:

  1. prosciutto cotto;
  2. fesa di tacchino;
  3. mortadella;
  4. arrosti.

Il processo di cottura ad alte temperature è in grado di distruggere completamente i batteri presenti e perciò rende questi salumi sicuri. I processi di salatura, stagionatura e affumicatura non riescono a garantire questo stesso risultato. Capire quali salumi si possono mangiare in gravidanza non è sempre facile, ma ora sai qual è la risposta e puoi agire di conseguenza per te e il tuo bambino.

Salumi da evitare in gravidanza e perché

Durante i mesi di maternità è molto importante sapere cosa non mangiare in gravidanza per evitare eventuali intossicazioni alimentari o infezioni. Con qualche suggerimento sarà molto semplice evitare gli alimenti meno adatti a questo periodo della tua vita. Vediamo dunque quali salumi non si possono mangiare in gravidanza e perché. I salumi che è meglio evitare sono:

  1. bresaola;
  2. prosciutto crudo;
  3. salame;
  4. pancetta;
  5. speck;
  6. lardo.

A fornire questa lista è il Ministero della Salute. In generale, i prodotti da evitare sono i salumi che non hanno subito un processo di cottura in quanto potrebbero presentare eventuali batteri. Essi infatti, durante la gravidanza, potrebbero esporti al rischio di contrarre Toxoplasmosi, Listeria, Salmonella ed Escherichia coli. Questa è la stessa ragione per cui è sconsigliato il consumo in gravidanza di carne cruda o poco cotta.

Consigli sul consumo di salumi in gravidanza

Ora che hai scoperto quali sono i salumi che si possono mangiare in gravidanza, vediamo qualche suggerimento per consumarli in sicurezza. Innanzitutto, è importante scegliere salumi cotti di qualità.

I prosciutti cotti di King‘s, ad esempio, sono realizzati con carni selezionate e secondo rigorosi standard d’igiene. Inoltre, non contengono glutine, derivati del latte glutammato e polifosfati aggiunti.

Controlla sempre che i salumi che hai in frigo non siano scaduti e cerca di conservarli correttamente.

Inoltre, ricorda di finire il prodotto entro massimo due o tre giorni dalla sua apertura.

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