5 Febbraio 2025

Come si fa lo speck

Stagionatura lenta e affumicatura dolce e tipica: lo speck è un salume di origine altoatesina, molto famoso anche nel resto d’Italia e nel mondo. È apprezzato soprattutto per il suo gusto deciso e saporito, che si accosta perfettamente a moltissimi piatti, che siano primi o secondi, oltre a essere ottimo anche gustato da solo o su una fetta di pane magari con l’aggiunta di una goccia di miele.

Ma come nasce questa eccellenza italiana e, soprattutto, quali lavorazioni rendono lo speck così gustoso? Scoprilo in questo articolo.

Qual è l’origine dello speck?

Se ti stai chiedendo quale parte dell’animale viene utilizzata per fare lo speck, la risposta è molto semplice: per la lavorazione dello speck si parte dalla coscia di suino disossata. Successivamente, si passa alla salatura con spezie e piante aromatiche e poi a stagionatura e affumicatura così acquisire il suo caratteristico sapore.

Una delle fasi più importanti della lavorazione dello speck è proprio l’affumicatura. È infatti questo processo che gli consente di ottenere il suo inconfondibile sapore. Di solito, si utilizza il legno di faggio, che è a basso residuo resinoso. In questa fase, si espone la carne in alternanza al fumo, all’interno di appositi affumicatori, e all’aria aperta di montagna, per farla asciugare. Il prodotto è pronto dopo circa 22/23 settimane di lavorazione.

Dopo aver scoperto quale carne si utilizza per lo speck, è interessante sapere anche perché si chiama speck. Il termine deriva direttamente dal tedesco, vista la vicinanza del Trentino-Alto Adige, e in particolare del Tirolo, con l’Austria. Nella lingua germanica significa letteralmente “lardo” e, in Germania, con questa parola si fa riferimento alla pancetta affumicata, molto simile al bacon britannico.

Come mangiare lo speck?

Lo speck può essere impiattato e presentato a tavola in diversi modi. Uno di questi è sicuramente disporlo su un tagliere come antipasto. Puoi optare per il Gran Speck di King’s, affumicato a caldo con legno di faggio per 36 ore non consecutive, che gli conferisce un gusto dolce ed equilibrato.

Se invece vuoi inserire lo speck nelle tue ricette, puoi sbizzarrirti: dai primi piatti ai secondi, sperimenta la pasta con i funghi o il polpettone con lo speck e la scamorza.

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