28 Novembre 2024
Guanciale: che parte è del maiale
È uno dei salumi più apprezzati in Italia per la sua capacità di arricchire piatti classici e contemporanei. Il guanciale è protagonista di numerose ricette soprattutto laziali, ma non tutti sanno a quale parte del maiale si fa riferimento per la sua produzione.
Il guanciale viene lavorato artigianalmente seguendo regole antiche che si tramandano ancora oggi.
Scopri sul blog di King’s tutto quello che c’è da sapere sul guanciale: che parte è del maiale, come viene prodotto e quali spezie vengono utilizzate.
Cos’è il guanciale
Questo prodotto si ricava dal maiale, ma che parte del maiale è il guanciale? Nello specifico, il guanciale è un taglio pregiato che si ottiene dalla guancia e dalla gola del suino.
Dopo essersi chiesti il guanciale che parte è, la domanda successiva è: che caratteristiche ha? Il guanciale tendenzialmente non supera il chilo e mezzo e ha generalmente una forma triangolare o a goccia.
La forma tuttavia può variare molto, a seconda del grado di rifilatura, il guanciale King’s è completamente pulito e rifilato in modo da poter essere utilizzato nella sua interezza.
Un buon guanciale si caratterizza per il giusto equilibrio tra parte grassa e parte magra. La prima arriva dall’adipe, mentre la seconda dal muscolo.
Le fasi di produzione
Dopo aver visto quale parte è il guanciale, vediamo come si produce, le diverse fasi che permettono a questo prodotto unico di arrivare sulle nostre tavole e arricchire le nostre ricette.
Le fasi principali di lavorazione del guanciale sono:
- salagione – la carne è sottoposta a una salatura, King’s utilizza sale dolce di Trapani IGP;
- speziatura – sono le spezie a conferirgli l’aroma che lo contraddistingue. Le spezie che King’s utilizza per il suo guanciale fanno parte di una ricetta affinata da oltre 100 anni.
- asciugatura – si lascia asciugare il guanciale per qualche giorno in appositi locali ed è qui che si può procedere con l’eventuale affumicatura naturale;
- stagionatura – il guanciale riposa in un ambiente fresco come la cantina per un periodo variabile con un minimo di 30 giorni. Il guanciale di King’s riposa per almeno 70 giorni.
Il guanciale è molto più di un semplice ingrediente: è il risultato di una lavorazione artigianale che combina tradizione, passione e materie prime eccellenti.
Dai tagli scelti accuratamente, alla salagione fino all’equilibrata speziatura e alla lunga stagionatura, ogni fase contribuisce a esaltare il sapore unico di questo prodotto.
Perfetto per arricchire piatti della tradizione italiana come la carbonara e l’amatriciana, ma anche per reinterpretazioni contemporanee, il guanciale King’s Black offre un’esperienza di gusto autentica e inconfondibile.
Non resta che sperimentarlo in cucina, scoprendo come questo capolavoro di norcineria possa trasformare ogni piatto in un’esplosione di sapori!
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